Sono tre "esse" infauste, nemiche della nostra giovinezza e colpevoli di far correre più del dovuto le lancette dell'orologio per l'aspetto della nostra pelle. L'eccessiva esposizione al sole accelera infatti l'invecchiamento cutaneo, il fumo toglie ossigeno alle cellule, come accade anche con la mancanza di un sonno regolare o di un'alimentazione equilibrata a causa dello stress eccessivo.
"La pelle è uno specchio dello stile di vita che si conduce - afferma Dr. Adilardi, chirurgo plastico a Bolzano della Clinica Bonvicini - Mi capitano pazienti di 35 anni che hanno un'età biologica della pelle da ultra-quarantenni, ma anche cinquantenni che iniziano appena ad avere le prime rughe".
Ma quando il danno è fatto, o quando le lancette dell'orologio fanno il loro corso naturale, è lecito prestarsi qualche attenzione e, al limite, ricorrere all'aiuto del medico estetico. E per ogni problema c'è una soluzione diversa. La paziente spesso arriva in studio sapendo bene qual è l'obiettivo che si propone di raggiungere, ma senza avere le idee chiare su come fare.
"Di solito chiedono una soluzione per ringiovanire il volto - afferma il Dr. Adilardi - oggi si tende ad evitare la chirurgia plastica finché è possibile intervenire con la medicina estetica, che è più soft, non ha tempi di convalescenza e non è definitiva".
In presenza dei primi segni di invecchiamento, come zampe di gallina, rughe fini, pelle ingrigita e stanca, prime lassità, in un'età che di solito varia dai 35 ai 45/50 anni, l'ultima tendenza è il cosiddetto "Madonna Lift", ossia il trattamento che pare utilizzi la pop star per mantenersi giovane.
"Il laser frazionato è una vera e propria macchina del tempo che consente di ringiovanire la pelle mandando indietro le lancette dell'orologio" - spiega il chirurgo Plastico.
In una fase più avanzata dell'invecchiamento, all'aspetto superficiale ne subentra un secondo che riguarda lo svuotamento del viso e la perdita di grasso, causa di un aspetto stanco e triste.
"In questo caso, di solito dai 40 ai 55 anni, esiste ancora un'alternativa al lifting - afferma il Dr. Adilardi - Si chiama soft restoration e consente di ricostituire le rotondità giovanili, senza stravolgere le forme e creando un effetto molto naturale. Oggi si usano micro cannule per iniettare i filler di acido ialuronico e anestetico, non più gli aghi: questo comporta notevoli vantaggi. Le punture sono meno dolorose e traumatiche, quello che il paziente avverte è solo un po' di fastidio. L'intervento si effettua in ambulatorio, dura 30-40 minuti e il costo varia da 600 a 1500 euro a seconda del numero di fiale utilizzate."
(www.chirurgiaplasticabolzano.it)